La Città della Gioia

Elena

Essersi ricostruiti una vita dopo una persecuzione politica in un altro paese è un grande motivo di orgoglio. Difficilissimo, per chi sente il vanto di aver realizzato tanto, piombare nella dipendenza dagli altri a causa di una grave malattia. Impossibilità di lavorare e provvedere a se stessi, dover accettare le condizioni di un’assistenza limitata rispetto alle vere esigenze, non è facile. La gravità della situazione richiede un intervento istituzionale, ma i tempi sono lunghi. Così Elena viene accolta, ascoltata e accompagnata a soluzioni temporanee in attesa di quella definitiva, che a volte sembra lontana come una chimera…così Elena sprofonda nello sconforto e nell’insofferenza anche verso chi sta cercando di aiutarla. Non è semplice essere amiche di Elena. È lei a tenere le distanze. Però le sue condizioni sono oggettivamente così gravi  che non ci scoraggiamo. E dopo anni di accoglienze temporanee in varie strutture, compresa Casa Aurora, dopo tante chiacchierate e sfoghi davanti a una tazza di camomilla, Elena ha trovato il suo porto sicuro, la sua casetta dove rifugiarsi quando è troppo stanca di confrontarsi con un mondo che corre più veloce di lei. Adesso la sua vita è un po’ più sua e un po’ più a sua misura, come meriterebbe ogni persona anziana e malata senza il supporto di una famiglia.

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